16 anni, vicentino, studente del liceo scientifico G.B. Quadri di Vicenza, Cesare Cacitti lo scorso Dicembre 2014 è diventato famoso per aver costruito una stampante 3D in casa, arrivando tra i 22 finalisti del premio per startup messo in palio dalla famiglia Marzotto.
In collaborazione con la cooperativa “Il Mosaico” – ONLUS che si occupa di servizi all’infanzia, gestisce biblioteche, musei e archivi, crea eventi culturali, mostre, e conferenze -, si è accaparrato un finanziamento di 100mila euro concesso dalla Regione Veneto.
In questo modo potrà dare vita al suo progetto di creare un laboratorio aperto a tutti gli aspiranti maker e artigiani digitali che vogliono inventare nuovi oggetti digitali, un fablab di cui possano usufruire gli appassionati di stampa digitale, di età e profili professionali diversi.
Il ragazzino ha riportato al noto sito italiano di business “Millionaire” che il gruppo, formato da alcuni residenti di Dueville, in provincia di Vicenza, è partito «da riunioni per conoscerci e capire cosa potevamo fare per il territorio, per giovani e disoccupati. Abbiamo partecipato al bando e siamo giunti 12esimi tra i 25 progetti finanziati».
Gli oggetti che sinora Cesare ha realizzato con la stampante 3D “homemade” sono cubetti, un aeroplanino, una culla per il telefono.
L’ “enfant prodige” dice di lavorare, da quando aveva 13 anni, mentre ascolta musica e di impegnarsi in questa attività solo quando ne ha voglia, per passione, alla stregua dei suoi coetanei che magari si dedicano allo sport e ad attività, se vogliamo, più adatte alla loro età.
E riferisce «Mi diverto. Ho iniziato a costruire stampanti 3D guardando video su YouTube. Sono rimasto folgorato. Ho chiesto ai miei di comprarne una, ma mi hanno detto di no. Allora ho deciso di costruirla da sola: ho acquistato online la parte elettronica (scheda Arduino, motori, filamenti plastici) mentre altro materiale (viti, rondelle, barre filettate, pezzi di legno, alluminio) li ho trovati vicino casa. L’ho provata e per fortuna non è esploso».
Siamo certi che, per questo imprenditore “in fasce”, si prospetti un futuro tanto allettante, quanto roseo e di sicuro successo.