Secondo quanto è emerso lo scorso 20 e 21 Marzo 2015 in occasione del BeWizard di Rimini – il convegno di web marketing internazionale più autorevole d’Italia -, il commercio online starebbe subendo una nuova evoluzione.
In virtù di una strategia “omnichannel” va via via emergendo la tendenza di spedire dal e consegnare in negozio la merce ordinata online.
Il principale motivo di questo nuovo trend? La vicinanza, che rappresenta un modo rapido ed economico per “mettere la merce nelle mani dei clienti” sfruttando la prossimità geografica.
Se si calcola che l’eCommerce in Italia frutta ogni anno 15 miliardi di euro, pari al 3,5% delle vendite retail significa che, su 430 miliardi di euro di vendite online, 415 miliardi di euro transitano per i negozi.
I vantaggi strategici del “Pick up in store”, sempre più in auge tra i venditori online, sono innanzitutto la riduzione dei tempi di consegna e l’abbattimento dei costi. Ma non solo.
Sfruttare la posizione del negozio, spedire gli ordini dal negozio e consegnare in negozio consente ai rivenditori che hanno dei limiti territoriali, normativi e di costo di eliminare del tutto questi vincoli.
In questo modo è possibile altresì organizzare una migliore gestione delle scorte, giacché i rivenditori hanno la possibilità di monitorare e spostare le scorte in eccesso, o a lenta rotazione, nei luoghi in cui esiste una domanda, riducendo il markdown;
aumentano il traffico in negozio e i ricavi, poiché i programmi di pick up generano traffico di consumatori, cui vengono offerte anche opportunità di cross-selling e up-selling che determinano maggiori volumi di vendita.
Considerando che gli acquirenti online, quando scoprono che i prodotti scelti non sono immediatamente disponibili oppure devono essere ordinati alla produzione, generalmente abbandonano il carrello, appare chiaro che, se il rivenditore online è in grado di trovare e inviare il prodotto da un negozio con un catalogo fornito, e di confermare l’ordine affinché il ritiro avvenga comodamente in un negozio locale, il cliente è maggiormente predisposto a completare l’acquisto.
Ultimo ma non ultimo vantaggio per il retailer è che questa attività, se gestita bene, migliora non soltanto la soddisfazione del cliente ma incoraggia la fidelizzazione alla marca.