Dai dati emersi dalla “Total Retail Survey 2015” condotta da PwC – il network internazionale leader nei servizi professionali alle imprese -, prendendo in esame l’attitudine alla multicalaniltà di 19mila acquirenti di 19 nazioni, risulta che sempre più negozi “tradizionali” combinano la loro attività di reatailer con il commercio elettronico online, il che evidenzia che le nuove abitudini di acquisto dei consumatori si rivolgono più spesso al digitale.
Gli utenti del web visitano le pagine dei venditori presenti sui social media per conoscere in anteprima le caratteristiche dei prodotti e confrontare prezzi.
Cresce il marketplace e di conseguenza il numero di acquirenti avvezzi alle modalità di acquisto mediante e-commerce.
Oltre un migliaio di italiani per acquistare si affida alle nuove tecnologie, testando preliminarmente i prodotti nei negozi “fisici”.
Nella fattispecie il 63% degli italiani è fortemente influenzato dai social media nelle proprie decisioni di acquisto.
Degli italiani intervistati 3 su 4, vale a dire il 67% del campione, hanno ammesso di fare showrooming, ovvero di individuare il prodotto prima in negozio per poi acquistarlo online ad un prezzo inferiore.
Di qui la necessità, da parte dei negozianti, di accrescere la vendita al dettaglio puntando su una maggiore integrazione e complementarietà dei canali negozi fisici e e-commerce.
Una minoranza di italiani preferisce il cosiddetto Reverse showrooming, ovvero sonda prima il web e poi acquista in negozio.
Acquistare direttamente consente di testare immediatamente il prodotto, di sentirsi da subito gratificati dell’acquisto e di avere maggiore sicurezza circa l’adeguatezza e qualità del prodotto.
Per contro chi acquista online ha la possibilità di accedere a promozioni allettanti, ricevere offerte via e-mail, visualizzare nuovi prodotti, partecipare a social contest e interagire con altri utenti o con esperti del settore per ottenere suggerimenti e nondimeno di risparmiare.
D’altro canto il Digital Marketing al servizio del retail mira a orientare e stimolare il comportamento di acquisto dei consumatori in direzione dell’e-commerce.